Intervista con Rosanna del Centro di Medicina Integrata Girotondo di Luce – Aprile 2021
1. Che cos’è l’astrologia vedica?
L’Astrologia Vedica, o meglio, l’astrologia indiana è nota col nome Jyotiṣa, un termine sanscrito derivante dalla parola jyoti, che significa luce (in senso letterale la fiamma della candela). Il termine “jyoti” ha una doppia valenza, essa indica:
- La luce dei pianeti e dei luminari che ci guidano nel trovare la giusta strada nella nostra attuale incarnazione;
- La luce dell’anima che risiede dentro di noi.
Jyoti è la scintilla di vita, la fiamma di luce, la coscienza divina che si incarna.
Il suffisso “sh” significa la migliore/la più intelligente. Jyotish è generalmente tradotta come scienza della luce, la luce della conoscenza che elimina l’ignoranza.
I principi dell’Astrologia Vedica, proprio come i Veda stessi, furono ricevuti dai saggi conosciuti come Rishi o veggenti, alcuni eoni fa in profonda meditazione e trasmessi da maestro a discepolo in una tradizione orale che abbracciò molti millenni prima di essere fissata per iscritto. Secondo le stime, l’astrologia indiana ha un’età di circa 5000 anni, ed è la tradizione astrologica più antica ancora esistente.
Secondo la tradizione Vedica il tempo o kāla è una manifestazione personale del Supremo, nelle sue tre fasi: passato, presente e futuro che velano la natura trascendentale del vero Sé, al di là del tempo, dello spazio e della causalità. Il tempo è visto come il regolatore divino di tutta la creazione nel cui flusso inesauribile innumerevoli Universi fanno la loro comparsa e rimangono per quello che sembra essere un battito di ciglia nella prospettiva dell’eternità.
I Veda sono le sere scritture Indiane divise in quattro raccolte o (saṃhitā): Ṛgveda («v. degli inni»), Yajurveda («v. delle formule sacrificali»), Sāmaveda («v. delle melodie») e Atharvaveda. Essi hanno sei appendici supplementari conosciute come Vedanga, o gli “arti o parti del corpo” del Veda Purusha (o anima incarnata). Il quinto è il Jyotish Vedanga, che si occupa di astronomia e astrologia vedica, ed è considerato gli occhi dei Veda. Attraverso la conoscenza dell’astrologia siamo infatti in grado di vedere la realtà con occhi nuovi.
I Veda vengono spesso associati ad una conoscenza puramente filosofica o religiosa, ma erano molto di più di questo. La cultura vedica aveva la sua teologia, filosofia, arti, scienze e letteratura uniche che esistono ancora oggi. L’astrologia era parte integrante di questa cultura ed è stata praticata da tempo immemorabile.
La conoscenza contenuta nei Veda è così vasta e profonda che anche solo una sua piccola parte può portare enormi cambiamenti nella nostra vita attuale.
La cultura Vedica, come apprendiamo dalle Upaṇiṣad, era in ultima analisi interessata all’autorealizzazione – la conseguenza naturale di una vita vissuta con equilibrio e saggezza – e l’astrologia Vedica era uno strumento fondamentale per avvicinarsi a questo traguardo.
Originariamente l’astrologia si occupava della computazione del tempo, in particolare della previsione del giorno e dell’ora di buon auspicio per i rituali vedici. Con lo sviluppo della società, la Jyotiṣa fu incorporata in ogni sfera della vita quotidiana, dalla decisione del momento delle incoronazioni reali alla fissazione del tempo per il concepimento. Contemporaneamente si iniziò ad applicare l’astrologia per l’analisi del tema, la mappa simbolica che mostra la configurazione dei luminari e dei pianeti al momento della nascita di un individuo.
2. Quali sono le principali differenze tra Astrologia Indiana e Astrologia Occidentale?
Da un punto di vista “tecnico” l’astrologia vedica utilizza lo zodiaco siderale formato dalle costellazioni o stelle fisse, quello osservabile astronomicamente. Mentre l’astrologia occidentale si basa sullo zodiaco tropicale che prende come punti di riferimento la posizione del sole al momento degli equinozi. Se prendiamo ad esempio l’equinozio di primavera, esso andrà a coincidere sempre, secondo l’astrologia tropicale, con l’inizio del segno dell’ariete (il Sole sarà in questo segno). Ma se prendiamo un telescopio e osserviamo in quale costellazione è il sole durante l’equinozio potremo constatare che è in pesci. Circa 2000 anni fa l’equinozio di primavera corrispondeva con l’inizio dell’ariete ma ora non lo è più.
I due zodiaci erano corrispondenti nel 285 a.C. circa. In quell’anno, si conviene oggi, che l’Ayanamasa, la discrepanza tra i due zodiaco, fosse zero. Da quel momento, a causa del fenomeno della precessione degli equinozi (un ciclo intero secondo Shri Yukteswar dura 24.000 anni e secondo l’astronomia 25.800), gli zodiaci si sono separati di 50secondi all’anno circa. Attualmente la differenza è di circa 23°49min, dato che varia a seconda del riferimento preso come punto 0 dello zodiaco siderale stesso.
Di conseguenza la prima sorpresa per una persona che si farà fare l’oroscopo vedico sarà scoprire che tutti i suoi pianeti sono spostati indietro di circa un segno!
A parte questo forse le più importanti differenze non riguardano la tecnica, ma il corpus di conoscenza di cui fa parte l’astrologia indiana e la sua continuità storica.
L’astrologia indiana si inserisce in un preciso sistema di conoscenza che è quello vedico e nella corrente spirituale induista (il Sanatana Dharma) in cui la lettura della tema natale e dei transiti assume una particolare valenza per l’evoluzione della coscienza, e non solo per risolvere problemi legati alla personalità. L’astrologia indiana è innanzitutto un’astrologia karmica e spirituale.
In secondo luogo, l’astrologia Jyotish vanta di una tradizione non solo millenaria ma anche ininterrotta! Da maestro a discepolo, grazie anche alle scritture, questa conoscenza si è mantenuta intatta senza interruzioni, e nel tempo si è solo che potuta arricchire.
Ci sarebbero tante altre differenze di cui parlare, ma facilmente il confronto può portare a pensare che uno dei due sistemi sia migliore dell’altro. Non è cosi, dobbiamo pensare che non è la conoscenza in sè che crea la differenza, ma come essa viene applicata, all’interno del sistema in cui essa è concepita.
Io personalmente mi sono ritrovata a studiare l’astrologia Vedica perché è stata una naturale conseguenza del mio percorso spirituale e di auto consapevolezza. Certo è che gli oroscopi occidentali che troviamo nei giornali o in radio e Tv sono davvero lontani dal fare luce sulla nostra vera natura!
L’astrologia e un mezzo non il fine, e come tutte le conoscenze richiede di essere applicata per sortire i suoi effetti.
In quanto esseri dotati di autocoscienza, noi abbiamo il dovere di tendere alla nostra liberazione. Ogni anima è una forza guida nell’evoluzione cosmica, la sua liberazione favorirà l’evoluzione di tutte le anime a lei connesse secondo la famiglia planetaria di appartenenza.
3. Qual è la funzione dell’astrologia oggi e come può aiutare un essere umano nel suo percorso di consapevolezza?
L’astrologia è conoscenza, e la retta conoscenza elimina l’ignoranza che è la principale fonte di sofferenza. Grazie all’astrologia possiamo ottenere uno sguardo sulla nostra vera natura e su come vivere in armonia e in rispetto della legge cosmica.
Il principale aiuto ci arriva dalla lettura della tema natale, ossia la posizione dei pianeti al momento della nostra nascita. La carta natale si può considerare come una fotografia dei nostri vari corpi, da quello fisico a quello astrale a quello mentale.
Otteniamo così informazioni sulle nostre predisposizioni in termini di capacità e talenti, possiamo osservare quali sono le aree più critiche della nostra vita e dove dobbiamo mettere particolare attenzione, e infine possiamo ottenere uno sguardo sul nostro percorso karmico attraverso la lettura dei nodi lunari, e comprendere qual è la direzione principale che la nostra anima ha scelto.
La conoscenza dell’astrologia Jyotish è davvero vasta, e con una prima lettura è come aprire uno scrigno e dare una prima occhiata dentro. Conoscere la propria carta è un processo lungo una vita, non possiamo quindi pretendere di comprendere tutto subito.
Nelle letture che eseguo, dato che mi occupo anche di Yoga e che seguo la via Tantrica, cerco di fornire lo spunto per comprendere come migliorare la propria vita in modo concreto. Non si tratta di una seduta di psicoanalisi ma di comunicare in modo empatico quali sono le informazioni e gli strumenti più importanti di cui la persona ha bisogno in quel momento per progredire nel suo cammino, in base alla mia esperienza.
Ognuno di noi ha una sua predisposizione, non è detto che dobbiamo diventare tutti santi e spirituali o abbracciare l’induismo! Tuttavia, pensare che siamo qualcosa di più di un apparato psicofisico ci apre a nuove possibilità.
Ma forse la cosa più importante su cui insisto è comprendere che non esiste nulla di predeterminato, ma che siamo noi a creare la nostra realtà ogni giorno. Ogni giorno possiamo decidere se vivere nel paradiso o nell’inferno. Il cammino di consapevolezza inizia quando ci rendiamo conto di questo.
4. Ho visto che oltre all’astrologia ti occupi anche di Tantrismo e Yoga. Queste discipline sono correlate?
Si senz’altro sono collegate fra loro. Possiamo dire che queste conoscenze abbiano la stessa origine e siano intimamente connesse. In particolare, possiamo considerare la conoscenza astrologica come il substrato o incipit per ogni percorso di autoconsapevolezza e crescita interiore.
Secondo la legge di corrispondenza “come sopra così sotto”, per conoscere il “sotto” è indispensabile conoscere anche cosa c’è sopra e vivere in armonia con esso!
In ottica tantrica è possibile sperimentare l’intero macrocosmo nel proprio microcosmo, ma per fare questo è indispensabile condurre una vita allineata all’energia dei pianeti, in primo luogo nel compimento dei rituali, e in secondo luogo per comprendere il funzionamento della nostra mente (la nostra Luna) che sappiamo governare la vita sulla Terra.
Lo Yoga è a sua volta strettamente legato al Tantra. Si dice che fu lo stesso Śiva a tramandare alla sua consorte Pārvatī gli insegnamenti più antichi e segreti. Ella, per un atto di compassione, tramandò a sua volta gli insegnamenti di Śiva agli antichi saggi, i Rishi, per renderli disponibili agli esseri umani, al fine di guidarli a riconoscere la loro natura divina.
Gli insegnamenti tantrici si presentavano come una serie di tecniche e rituali per ottenere la “liberazione dai legami del mondo da vivi” ossia diventare Jīvanmukta.
Lo Yoga è fondamentalmente una pratica di riequilibrio di Sole e Luna, maschile e femminile dentro di noi (da qui Surya Chandra, il nome della mia attività). Lo Yoga è forse la via più efficace che ci permette di assumere il controllo della nostra mente, attraverso il corpo, e quindi di vivere meglio e con più consapevolezza.
5. Come si svolge un consulto Tantrico di Astrologia Indiana e cosa comprende?
Innanzitutto, dobbiamo entrare nell’ottica che siamo essere divini che stanno facendo un’esperienza terrena. É fondamentale comprendere che alla base dell’astrologia e del tantra si trova l’idea di una continuità di coscienza e di una sua evoluzione. Ad ogni incarnazione portiamo con noi le impressioni che ci vengono dalle vite passate, e che se non comprese possono influenzare la nostra vita.
Questo non significa dover seguire anni di psicanalisi o regressioni per comprendere il nostro karma o risolvere traumi! Il focus deve essere sempre sul momento presente e sulla nostra autocoscienza. Il presente è l’unico tempo che abbiamo a disposizione.
Secondo i tantrici il karma, sopratutto quello passato, può essere superato grazie alla nostra forza di volontà e ognuno di noi può raggiungere lo stato di “unione” o “liberazione” in qualsiasi incarnazione.
Il karma si può quindi modificare e superare, ed ogni incarnazione è una possibilità che ci viene data. La disciplina è fondamentale, ma la conoscenza, quella giusta, ancora di più.
Conoscenza ed essenza devono procedere sulla stessa linea affinché ci sia un reale progresso. Per questo durante i miei consulti non mi limito a descrivere lo stato delle cose, ma anche a fornire strumenti per comprendere qual è la nostra vera natura, quella libera dai condizionamenti sociali e culturali. Come possiamo comprendere il funzionamento della nostra mente/luna (conscio ed inconscio) che tanto ci condiziona, e avvicinarci alla comprensione di perché siamo qui, perché ci siamo incarnati? Questo si evince in particolare dalla lettura dei nodi lunari, Rahu e Ketu, su molteplici livelli.
Per richiedere un Consulto di Astrologia Vedica puoi scrivermi un’email a info@suryachandra.it