“Senza un corpo fisico armonioso e pieno di vitalità non esiste beatitudine suprema”.
HEVAJRA TANTRA

Lo Yoga della Tradizione

Di tutte le tecniche yogiche oggigiorno esistenti, Tantra e Hatha Yoga sono due delle forme più tradizionali e antiche.

Si può affermare, infatti, che lo Hatha Yoga, una delle forme più diffuse e praticate di Yoga, sia essenzialmente di derivazione Tantrica. Come puntualizza lo studioso Mircea Eliade nel suo libro “Tecniche dello Yoga”: “Lo Hatha Yoga può essere considerato come una sintesi di Yoga e Tantra”.

Il Tantra Yoga non si discosta molto dalla pratica dello Hatha Yoga, in quanto la matrice è la medesima (l’unione del maschile-Sole e del femminile-Luna). Il termine Hatha è composto dalle parole sanscrite ha che significa “sole” e tha che significa “luna”, a rappresentare l’unione delle polarità – sole/luna, maschile/femminile, positivo/negativo, Śiva/śakti – e la loro unione e trascendenza ricercata tramite la pratica. 

Il cammino dello yogin verso la librazione  coincide con una via di conoscenza che parte dall’interno di sé. L’individuo diviene, in virtù della conversione verso l’interiorità, artefice e strumento del proprio percorso esistenziale, la cui meta è il ritorno ad una piena coscienza di sé e della realtà.

Sia nel Tantra che nello Hatha Yoga non esiste nessun tipo di esibizionismo o competizione. Si lavora con il corpo come unico strumento che abbiamo a disposizione. Per questo, tradizionalmente, non si utilizzavano coadiuvanti come attrezzi per correggere la postura. 

Tantra e Hatha Yoga sono quindi le forme di yoga più naturale che esistano, e nella loro semplicità risiede la loro difficoltà.

Tantra Yoga

Nella pratica del Tantra Yoga ci ricordiamo che il corpo è il nostro tempio sacro e che all’interno e per mezzo di esso è possibile sperimentare e conoscere l’intero universo. La cosmizzazione del corpo è uno degli aspetti che contraddistingue la pratica Tantrica.  Il corpo fisico rappresenta il veicolo privilegiato per la sperimentazione dello yogin, tuttavia la conoscenza che ne risulta non è solo tattile o sensoriale, ma si presenta come intuizione, che non coinvolge l’uso della mente razionale. L’intuizione ci apre ad una creatività spaziosa, liberandoci da uno scopo o obiettivo da raggiungere

Nello Yoga classico l’apporto sensoriale va in qualche modo tenuto a bada, fino a venire meno del tutto (pratyahara). Nella contemplazione tantrica i sensi arrivano a sganciarsi, liberandosi dall’attrazione verso l’esterno e si rivolgono all’interno rimanendo attivi. I sensi supportano l’attivazione della mente intuitiva e lo yogin può cogliere l’essenza stessa degli oggetti.

Secondo Abhinavagupta (Tantraloka) lo yoga classico con il suo inseparabile apparato di tecniche risulterebbe pleonastico o addirittura deviante, proponendosi di perfezionare o purificare ciò che è già perfetto e ogni-inclusivo (la coscienza).

In questo senso lo Yoga Tantrico diventa pura alchimia. Lo yogin attraverso la disciplina rituale, lavora sui residui karmici della mente, per riscoprire la natura luminosa della coscienza.

Nello yoga tantrico non c’è sforzo, se non quello di rimanere nella pura contemplazione non mediata dalla mente razionale, in uno stato di quasi estasi, lo yogin si fa meravigliare come un bambino. Non esiste autocontrollo. Il rito diventa la vita, e la vita un rito. Conoscenza ed azione, janan e kriya, si fondono.

Nella pratica del Tantra yoga viene avvertito il “soffio divino“. Lo si percepisce come un formicolio o vibrazione sottopelle. Una vibrazione che diviene sempre più profonda e sottile man mano che, tramite le asana e la pratica della meditazione si sciolgono i blocchi psicofisici. L’energia sessuale viene scoperta, trasmutata e sublimata per permettere all’individuo di raggiungere stati elevati di coscienza fino alla perfetta comunione con la Coscienza Universale.

Hatha Yoga

Lo Hatha Yoga predilige un approccio di conoscenza e domino del corpo e della mente attraverso la pratica di asana (posture di yoga), pranayama (esercizi di respirazione), mudra e banda (gesti delle mani), meditazione, e di purificazione dello stesso tramite le sei tecniche conosciute come shatkarma.

Approccio allo Yoga

Durante il corso apprenderemo delle asana (posizioni) dell’Hatha Yoga, l’utilizzo del pranayama (respirazione) e dei bandha (sigilli e contrazioni). Apprenderemo la pratica del Saluto al Sole e del Saluto alla Luna, e alcuni dei principali mantra, suoni sacri, della tradizione Yoga.  Le posture dello yoga verranno insegnate in modo graduale, sicuro e progressivo; il corpo verrà gradualmente preparato per affrontare anche posture impegnative tenendo conto che nello yoga le asana non sono puri esercizi fisici di ginnastica. Verranno forniti strumenti per incoraggiare la pratica personale e portare lo Yoga nella propria vita quotidiana. I nostri corsi di yoga sono rivolti a tutti, non viene richiesta nessuna preparazione atletica o precedente esperienza di yoga. Nello yoga tradizionale non esiste competizione, ognuno fa quello che può nel rispetto del proprio fisico, fascia di età, condizione di salute.

Come si struttura una lezione tipo

La lezione inizia con una meditazione per ricollegarci al nostro respiro e a rientrare dentro di noi, dopo la giornata, abbandonando pensieri ed emozioni che ci condizionano. Successivamente, a seconda della stagione dell’anno (caldo/freddo) prepareremo il corpo con tecniche di scioglimento articolare, tonificazione e sblocco energetico secondo il metodo Satyananda. Una volta attivato il corpo, vengono svolte sequenze di asana (posture fisiche) per stimolare e armonizzare il prana (forza vitale) nel corpo. La pratica può proseguire con la sequenza del saluto al Sole o del saluto alla Luna. Si termina la lezione con tecniche di pranayama per lo sviluppo della respirazione e con un rilassamento finale guidato, che ci consente di interiorizzare la pratica svolta.

I benefici 

I benefici di queste forme di Yoga sono molteplici e su diversi livelli, da quello fisico, a quello emotivo, da quello mentale a quello spirituale. 

A livello fisico le posizioni (asana) vengono eseguite con naturalezza e il corpo viene lasciato fluire in modo da allungare i muscoli e le articolazioni, tonificare la muscolatura dall’interno e rilasciare così le tensioni profonde.

La pratica dei mantra è di fondamentale importanza perché stimola processi di purificazione profondi, specialmente nel Tantra Yoga. La produzione di frequenze acute permette una ricarica della corteccia cerebrale e l’attivazione di alcune aree del cervello atte alla prevenzione di ansia e stress. Inoltre, combinando la ripetizione dei mantra con il respiro si va’ ad agire su tutto il nostro sistema endocrino, in particolare attivando le ghiandole pituitaria e pineale.

Durante la pratica cerchiamo di sviluppare l’ascolto intimo, questo ci permette di entrare in connessione con noi stessi e con il mondo che ci circonda.

Con una pratica regolare lo Yoga migliora la flessibilità e l’elasticità del corpo, fortifica la colonna vertebrale, aumenta forza e resistenza e migliora il funzionamento del cuore. Lavorando sul respiro e con la recitazione di mantra, si rivitalizzano le capacità fisiche e mentali, si stimola l’equilibrio degli stati d’animo ed il rilassamento. Le pratiche meditative permettono di affinare la consapevolezza della presenza nel qui e ora, della coscienza di Sé e dei propri meccanismi interiori.