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Luna Piena di Dicembre in Mrigashira

Oggi 12/12/2019 è giorno di Luna Piena, l’ultima di questo 2019. Eventi significativi la seguiranno, quasi ad indicare l’inizio di una nuova fase del nostro percorso: il Solstizio di Inverno del 21 dicembre e l’eclissi di Sole del 26 Dicembre.

La Luna Piena di oggi cade nella prima parte della costellazione lunare di Mrigashira nel segno del Toro. Mrigashira letteralmente significa testa di antilope e simboleggia l’inizio della ricerca. Il pianeta Marte che la governa rappresenta il guerriero spirituale alla ricerca della verità. Il potere di questa Nakshatra è di portare pienezza/realizzazione (prinana Shakti).

É quindi una luminosa luna piena che brilla attraverso una delle notti più lunghe dell’anno, illuminando gli angoli più bui della nostra psiche con penetrante chiarezza e intuizione.

Trovandosi nella VII casa, il settore più interessato saranno le nostre relazioni. Potrebbe essere l’occasione per portare a galla i veri desideri del nostro cuore. Allo stesso tempo la congiunzione di Venere con Saturno potrebbe potarci a dover fare i conti con relazioni che non possiamo più ignorare e ad essere realistici riguardo a temi come la fiducia e l’impegno.

Ricordiamoci che riflettendoci nell’altro siamo in grado di comprendere la nostra vera natura. Ringraziamo quindi tutte le persone che sono nella nostra vita perché ci mostrano qualcosa di noi.

Gli antichi saggi avevano compreso che solo educando la nostra Luna, ossia la nostra “mente”, attraverso lo Yoga e la meditazione, saremmo stati in grado di superare la sue fluttuazioni e diventare padroni della nostra psiche.

In occasione di questa luna piena possiamo recitare il Mantra per la Luna o praticare il saluto alla Luna.

Dadhi sankha tushaaraabham kshiirodaarnasambhavam
Namaami shashinam somam shambhormukuta bhushanam
Om Chandraaya namah

Jyoti

durga

Sharad Navratri – Il portale d’autunno

Al primo novilunio della stagione autunnale si celebra in India una festività molto sentita: Navratri o le Nove notti di Durga, la Dea che rappresenta più di ogni altra divinità femminile indiana la potenza infinita della Shakti incarnata, colei che cavalca la tigre o il leone.

La Dea Durga mette se stessa al servizio del bene per distruggere il demone Mahishasura, che rappresenta tutte le inclinazioni negative umane. Le sue 10 braccia che brandiscono le 20 armi donatele da varie divinità, ci mostrano che per progredire nel percorso spirituale dobbiamo sviluppare al nostro interno diverse qualità, come il coraggio di Shiva, la fermezza di Indra, il distacco del fiore di loto, l’integrità di Agni e la devozione e l’amore incondizionato di Hanuman. Queste sono le armi universali che ci consentono di superare i nostri bisogni e guarirci dal sentimento di separazione.

Quest’anno l’inizio della festività cade il 29 Settembre. Secondo il Calendario tantrico l’anno è suddiviso in 4 periodi di tre mesi, come le quattro stagioni ma scandite secondo i cicli della luna. I periodi di transizione da uno all’altro sono celebrati come Navratri. Questi periodi sono riconosciuti come portali che ci possono permettere di progredire notevolmente nella pratica spirituale.

Navaratri è uno dei periodi più importanti di rigenerazione e armonizzazione della nostra energia a livello individuale e planetario. Possiamo acquisire ed espandere in modo più rapido e armonioso vari aspetti della nostra energia vitale in armonia con il microcosmo. Come gli alchimisti, attivando il fuoco sacro dentro di noi, ci predisponiamo a trasformare ciò che è grezzo in ciò che è puro, raggiungendo così uno stato di coscienza più elevato.

Il lavoro di purificazione si allargherà e approfondirà gradualmente durante questi 9 giorni. Può influenzare tutti i livelli del nostro essere simultaneamente o successivamente, secondo una progressione di tre cicli di tre giorni/notti.
La tripartizione richiama la natura triplice dell’universo nelle forme di Braham, Vishnu e Shiva, dei tre guna, le sostanza di cui è fatto anche l’essere umano, (Tamas, Rajas, Sattwa), e degli stati di veglia, sogno e sonno.

FASE 1: 29 Settembre – 1 Ottobre LA DEA KALI (TAMAS GUNA, SHIVA, VEGLIA)
Nei primi tre giorni la Madre Divina viene adorata come Forza Agente, Energia, Kali, Dea della Distruzione e del Rinnovamento, consorte di Shiva. Preghiamo Kali affinché distrugga i nostri vizi e annichilisca le tendenze basse presenti nella nostra natura. La pratica può quindi partire attraverso una purificazione profonda del nostro corpo grossolano, da effettuarsi attraverso il digiuno o altre pratiche di purificazione fisica.

FASE 2: 2 – 4 Ottobre LA DEA LAKSHMI (RAJAS GUNA, VISHNU, SOGNO)
Nei successivi tre giorni, una volta che il nostro corpo fisico è alleggerito e abbiamo fatto pulizia delle vecchie abitudini che non sono più utili per noi, ci apprestiamo a costruire le qualità positive che andranno a rimpiazzare quelle negative eliminate. Questo lato gradevole della pratica è simboleggiato dall’adorazione di Lakshmi, la Dea della Prosperità, consorte di Vishnu.
In questo stadio ci apprestiamo a purificare il nostro corpo emotivo o astrale, attraverso pratiche che attivino il fuoco dentro di noi, pratiche come lo yoga, la respirazione e la recitazione di mantra.

FASE 3:  5 – 7 Ottobre LA DEA SARASVATI (SATTWA GUNA, BRAHMA, SONNO)
Quando il praticante riesce a sradicare le tendenze negative e a sviluppare le pure, divine qualità sattviche, si pone nella condizione di conseguire la saggezza divina. Gli ultimi tre giorni di Navaratri sono perciò consacrati all’adorazione di Sarasvati, Dea della Saggezza, consorte di Brahma. Ella dona la conoscenza del Supremo, del suono mistico e quindi la piena conoscenza del Sé. In questo periodo, riceviamo istruzioni divine circa il modo migliore di far uso delle risorse che ci vengono inviate. Si tratta di imparare a servirsi con il massimo di efficienza e consapevolezza di tutto quello che abbiamo. In questa fase è consigliato rimanere in ascolto nel nostro sè, praticare rituali e meditare.

*Le date sono riferite all’anno 2019.

Che la Devi illumini il nostro cammino verso la consapevolezza e ci doni il coraggio di cavalcare la tigre in ogni istante!

portale eclissi

Il portale tra le due eclissi Luglio 2019

Il portale tra le due eclissi Luglio 2019 – Imparare a lasciar andare

Domani 2 Luglio 2019 entreremo nel secondo portale tra due eclissi di quest’anno, un periodo potente di trasformazione interiore ed esteriore.

Questa eclissi non sarà visibile in Italia ma la sua influenza si farà comunque sentire, sia prima che dopo. L’evento inizierà alle ore 19.54 italiane e il massimo picco si raggiungerà alle ore 21.17 fino alle 21.20 sempre ora nostrana GMT+1.
Un’eclissi solare totale si verifica quando la Luna passa davanti al Sole oscurandone completamente la luce e portando dunque il buio durante il giorno. Si verifica quindi una sorta di momentaneo black-out della nostra parte conscia e un tuffo in profondità nell’inconscio. Per un istante le nostre emozioni saranno amplificate, e potremmo sentirci persi. Ricordiamoci che senza buoi non ci sarebbe luce e che tenendo gli occhi aperti nell’oscurità piano piano iniziamo a vedere con occhi nuovi.

Nonostante il momento di picco dell’eclissi duri quattro minuti, potrebbe essere che questa sensazione perduri per settimane, almeno fino alla chiusura del portale con l’eclissi di luna del 16 Luglio. Di solito le eclissi di sole portano una trasformazione che può durare anche diversi anni, sono quindi più silenziose e sottili delle eclissi di luna.

Durante le eclissi (+/- 3 giorni) è sconsigliato iniziare attività o progetti e prendere decisioni importanti. É il momento giusto per riposasi, praticare yoga o meditazione, ascoltarsi e rimanere centrati.
Non bisogna spaventarsi perché le eclissi sono fenomeni naturali che avvengono con ciclicità ogni anno.

L’eclissi in Italia avverrà a 16°30’ dei Gemelli nella costellazione Lunare di Ardra. Saturno e il nodo lunare Sud saranno opposti al Sole e alla Luna nel segno del Sagittario (si considera la posizione dei pianeti secondo lo zodiaco siderale dell’astrologia vedica).
Ardra è governata dal Nodo Lunare nord Rahu ed è conosciuta come la stella Betelgeuse o Alfa Orionis della costellazione di Orione in astronomia. I simboli che rappresentano Ardra sono una testa, una lacrima e un gioiello. A questo stadio le limitazioni dell’intelletto possono o confondere la mente o donare una grande intelligenza emotiva in grado di creare una connessione con il nostro subconscio.
È importante riconoscere che la perfezione è un’illusione impossibile da realizzare e che per essere soddisfatti è necessario distogliere la propria concentrazione sul mondo materiale.

L’eclissi in questo nakshatra può provocare una tempesta di emozioni che ci aiuta a lasciar andare e a guarire dalle impressioni passate. L’asse karmico Gemelli-Sagittario ci suggerisce che per evolverci è necessario aprire il nostro intelletto al flusso di conoscenza spirituale che ci arriva dalle nostre vite passate.

Abbandono è la parola chiave di questo portale tra le due eclissi. Abbandonare l’idea di perfezione, l’idea di poter pianificare e programmare troppo la propria vita, l’idea di trovare soluzioni immediate.

Lasciate che l’energia scorra come una doccia fresca addosso a voi, vi troverete rigenerati e con occhi nuovi!

* Jyotika *

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Il Sole condensato in suono: il Gayatri mantra. Solstizio d’estate 2019

Secondo l’antica tradizione dei Rishi questo mantra rappresenta la “madre di tutti i Veda”.

Il Gayatri Mantra accende il potere del discernimento per permettere all’uomo di analizzarsi e di rendersi conto della sua natura divina.

La sua potente energia porta all’adepto salute, radiosità, coraggio, armonia, conferendogli inoltre i poteri riservati ai saggi e agli illuminati: il potere di portare l’antica saggezza sulla terra e di diffonderla in modo comprensibile per tutti.
Disperde la paura ed elimina disturbi e malattie di pene, conflitti e dolore. Ogni qualvolta la Gayatri viene cantata i demoni che dimorano all’interno dell’uomo vengono allontanati e dispersi.
Il sole che sorge all’alba simboleggia la vita spirituale ed il sole che tramonta la sera simboleggia l’intera materia della conoscenza. Quando non vi è sole, ne luce, questo rappresenta la notte buia dell’Anima secondo la Bibbia, o Shivaratri per gli induisti, la notte buia di Shiva.

“Prego il Dio Savitur, colui che appare attraverso il Sole per mostrarci la luce che ha generato i Tre mondi (buddhi/atman/manas).
Ti prego illumina il nostro intelletto/mente e mostraci la luce interiore.”

Il Gayatri Mantra ci aiuta nella comprensione del concetto dei tre mondi: Anima (atma), Intelletto(Buddha), e Mente o Coscienza (Manas). L’anima vive nel mondo del Sole, l’intelletto sulla Terra e la Coscienza al di là di questi due. Dei tre mondi la mente è la più difficile da comprendere e da rendere calma, da qui la necessità di praticare Yoga e Mantra. La recitazione dei mantra ci avvicina al nostro più alto sé. Imparando a controllare il potere dell’intelletto e sviluppando la capacità di rendere calma la mente, siamo un grado di aprirci a livelli superiori di coscienza.

Nell’astrologia vedica indiana il Sole corrisponde all’Anima, stabile e immutabile, l’intelletto corrisponde a Mercurio, veloce e sempre giovane, e la mente o coscienza corrisponde alla Luna, in continuo movimento. Dei tre, alla Luna viene data una rilevanza maggiore nella lettura della carta astrale, perché è l’aspetto più mutevole ma anche quello che più ci influenza nella nostra vita quotidiana. Dalla posizione della Luna si evincono preziose informazioni, come il carattere dell’individuo, la sua emotività e la sua natura sessuale e relazionale.

Savitar o savitur è una delle forme di Surya, e uno degli Aditya, i 12 figli di Aditi (la madre universale), che danno vita ai 12 segno zodiacali. Ogni mese del ciclo solare rappresenta una delle diverse manifestazioni dell’energia universale femminili sotto forma di raggi solari maschili.

Oggi 21 Giugno è il Solstizio d’Estate, il giorno più lungo dell’anno. È il momento giusto per celebrare la luce che vive dentro di noi ed un’ottima occasione per recitare questo potente mantra!

Buona celebrazione!

shiva finale

Maha Shivaratri, la Grande Notte di Śiva – Marzo 2019

Oggi Lunedì 4 marzo si festeggia Maha Shivaratri, la Grande Notte di Śiva, una festività molto importante che segna l’entrata nella primavera.

Śiva viene adorato nella sua forma di Pashupati, il Signore degli Animali, uno dei culti più antichi di cui abbiamo testimonianze nei ritrovamenti di Mohenjo Dharo risalenti al 3800 a.C.

Le origini dello Shivaismo e i culti legati all’adorazione del linga, il fallo di Śiva, del toro e della Signora delle Montagne si perdono nella notte dei tempi. Un grande movimento culturale che va dall’India alla Cina all’Europa ha Lugo nel VI millennio a.C. Immagini del Dio-toro o del dio-cornuto, signore degli animali, si trovano nella tradizione preceltica e minoica. Nozioni come quelle di Yin e Yang (trascrizione cinese dei vocaboli sanscriti Yoni,vulva e Linga, fallo) ossia il maschile ed il femminile abbracciati, non sono distanti dall’immagine del linga racchiuso nel ricettacolo/yoni, e indicano l’influenza dello sivaismo sul pensiero cinese.


É stato Śiva a insegnare il metodo Yoga con il quale gli esseri umani possono conoscere sé stessi, realizzarsi e comunicare con gli esseri sottili, piante, animali e Dei. Insegnò anche la danza e e la musica che portano all’estasi.
La cosa spettacolare è che solo in India si sono mantenuti vivi senza interruzione, dalla preistoria ai giorni nostri, i culti della tradizione sivaita. 

Śiva Ratri è la notte sacra dell’anno in cui intendiamo svegliare la nostra realtà interiore e le connessioni con tutta la vita. La presenza sempre sveglia di Lord Shiva è più accessibile in questo momento.
Una notto propizia per meditare, osservare il nostro vero Sé oltre il corpo e la mente che sono solo strumenti di espressione nei mondi manifesti. Tutto ciò che vediamo è solo un riflesso del potere di Śiva. La beatitudine di Śiva è lì per tutti per sperimentare e rimuovere tutte le tenebre!

BUON MAHASHIVARATRI!

Liberamente tratto da:
“Siva e Dioniso: La religione della natura e dell’eros” di Alain Daniélou